Tre epoche storiche. Tre città diverse. Tre donne legate inconsapevolmente l’una all’altra da un’opera letteraria che sta inesorabilmente per cambiare la loro vita.
Richmond, 1923. Nelle campagne nei dintorni di Londra Virginia Woolf lotta quotidianamente contro la follia, la depressione e le voci che ormai la aggrediscono sempre più di frequente. Distante dai valori che governano la società del suo tempo, sposata con un uomo terrorizzato dalla possibilità che lei ponga fine ai suoi giorni, Virginia sta scrivendo il suo capolavoro: Mrs Dalloway.
Los Angeles. 1951. Laura Brown è una casalinga insoddisfatta, sposata con un uomo amabile ma che lei non ama – sentimento che al contrario prova per un’amica – ma soprattutto si sente spiazzata, quasi a disagio di fronte all’adorazione del figlio. Per di più è in attesa di un altro bambino. Intrappolata in una vita che non sente sua e che le appartiene sempre meno, Laura trasfigura i suoi desideri di evasione nel romanzo che sta leggendo: Mrs Dalloway. Le pagine del romanzo di Virginia Woolf sembrano prenderla per mano e condurla ad un bivio: la fuga o la morte.
New York. 2001. Clarissa Vaughan è un editor di successo che convive da dieci anni con la sua compagna ed è madre di una figlia in provetta. Clarissa sta organizzando una festa in onore di un caro amico: un poeta omosessuale, malato di AIDS che fu il suo primo amore. Sotto la patina di sicurezza e padronanza degli eventi, Clarissa, soprannominata dall’amico Mrs Dalloway – e non solo per via del nome identico alla protagonista del romanzo – nasconde invece un equilibrio illusorio, una serenità fittizia.
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