Tutto su mia madre, inno alle donne
«Un giorno dovrai dirmi tutto di mio padre. Stavo quasi per chiedertelo come regalo di compleanno». Manuela (Cecilia Roth) e il figlio Esteban (Eloy Azorin) attendono all’uscita di un teatro madrileno l’attrice preferita del ragazzo, Huma (Marisa Peredes), nonché protagonista dello spettacolo andato in scena, Un tram che si chiama desiderio. La pioggia battente costringe però la donna a salire rapidamente in auto, che parte senza lasciare al ragazzo il tempo di ottenere l’autografo tanto ambito. Tra Huma ed Esteban avviene però un lungo, enigmatico, scambio di sguardi. È forse questa la molla che lo spinge a inseguire l’auto fino a un incrocio, dove troverà la morte. Quell’ultimo compleanno finito in tragedia è invece l’evento che costringe Manuela, la madre, a intraprendere un dolorosissimo viaggio a ritroso nel tempo perché, come spiega voce off spiega mentre è seduta su un treno: «Diciassette anni fa ho fatto lo stesso tragitto, ma inverso. Da Barcellona a Madrid. Anche allora scappavo. Però non ero sola. Avevo Esteban dentro di meno. Allora fuggivo da suo padre. Ora vado alla sua ricerca».